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La realtà in un link

Forno a microonde un alleato insostituibile in cucina

Il forno a microonde, a differenza di quello tradizionale, funziona con delle onde elettromagnetiche (onde che troviamo anche nelle radio o nei telefoni cellulari),tali onde trasportano l’energia è riscaldano il cibo e le bevande. Il forno tradizionale riscalda il cibo partendo dall’esterno verso l’interno, mentre il forno a microonde parte direttamente dalle cellule interne del cibo che pian piano si riscaldano verso l’esterno.

Di solito si “attacca” alle cellule più liquide e morbide che si trovano nel cibo e poi successivamente procedono fino al riscaldamento completo. Avrete anche notato che i forni a microonde hanno delle porticine di metallo bucherellate, che servono per impedire alle onde di “uscire”. Il metallo funge da barriera, e anche una sicurezza in più durante l’uso del forno.

Sicuramente non può essere paragonato a un forno tradizionale per quanto riguarda la cottura del cibo, proprio perché il riscaldamento effettuato dal forno a microonde non è uniforme, ma tende a lasciare i punti esterni sempre più freddi. Comunque, per riscaldare i liquidi o scongelare il cibo surgelato, o magari solo per riscaldare il nostro pranzo velocemente, possiamo dire che è diventato un elettrodomestico insostituibile che si può trovare in tutte le case.

La storia del forno a microonde

Dalla sua invenzione, avvenuta in un modo casuale, nel lontano 1947, il forno a microonde elettrico è cambiato drasticamente il nostro modo di usare i fornelli, perché riduce notevolmente i tempi di riscaldamento del cibo. Ottimo per le generazioni come nostra, che hanno sempre fretta.

Il primo prototipo brevettato pesava più di 340 kg ed era grande quanto un frigorifero. All’inizio si usava solo nelle industrie grandi. Già negli anni settanta, quando il prezzo del forno a microonde era sceso e più accessibile anche per le famiglie, assistiamo a una diffusione veloce nelle cucine delle persone. In Italia, per la prima volta lo possiamo trovare intorno agli anni ottanta.

Paura di usare microonde

Anche se ormai siamo nel 2016, esistono ancora tantissime persone che si rifiutano di usare il forno a microonde a casa loro. Ma perché? Sentendo che si tratta delle onde elettromagnetiche, direttamente collegano l’uso di microonde con una cosa nociva e cancerogena. Non è così, le onde non ci possono neanche raggiungere perché siamo protetti dalla porticina metallica del forno, e una volta riscaldato il cibo, le onde non rimangono sicuramente imprigionate dentro. Anzi, riduce i tempi di riscaldamento del cibo e può avere tantissime funzioni.

Ormai i forni a microonde si trovano con i vari tipi di cottura, dal microonde semplice, al cottura grill, cottura combinata (microonde e grill), funzione per scongelare il cibo, funzione crispy (che fa diventare il cibo croccante). E poi abbiamo la possibilità di scegliere anche la potenza dei kilowatt usati per riscaldare il cibo. Un alleato in più che ci da una mano.

bilancia pesapersone

Funzionalità di una bilancia pesapersone

La bilancia pesapersone è un dispositivo di facile utilizzo, di larga diffusione, strutturato per restituire il peso personale. Pesarsi è un’attività molto utile che tutti dovrebbero avere la cura di svolgere regolarmente, ma senza esagerare. le variazioni del peso corporeo dipendono da una serie combinata di fattori: cambiamento delle abitudini alimentari, stress, incremento dell’attività fisica, stitichezza, ma potrebbero anche essere legati all’insorgenza di patologie serie e talvolta gravi. ecco perché è bene tenere sotto controllo il proprio peso. Molte persone sottovalutano quanto questa informazione sia importante per capire quali siano le condizioni fisiche in cui ci troviamo al momento della pesata.

Tipi di bilance pesapersone

La bilancia pesapersone più comune è quella a sistema magnetico. Una volta tarato il dispositivo, ponendo l’ ago magnetico sul valore 0, tramite apposita rotella, basta salire sulla bilancia e attendere che l’ ago arresti la sua oscillazione sul disco dei valori. Il valore indicato dall’ago corrisponderà grossomodo al vostro peso attuale. Pesandosi su bilance diverse infatti ci si accorgerà di lievi oscillazioni dei valori; ciò dipende dalla taratura di fabbrica. Per questo motivo, per apprezzare meglio le possibili variazioni del proprio peso corporeo è utile la regola di pesarsi sempre sulla stessa bilancia.

Ovviamente non è necessario pesarsi ogni giorno nè allarmarsi se al rientro dalle vacanze natalizie si sono accumulati due o tre chili in più, è infatti un evento del tutto normale che ci indica solo che è arrivato il momento di moderare il consumo di cibo, specialmente di quello cosiddetto “spazzatura” e dedicare qualche ora alla settimana a una sana corsetta! Sul mercato sono ormai da anni disponibili modelli digitali, dotate di monitor, che trasformano la pressione esercitata dal corpo sulla pedana in una informazione digitale. Questi tipi di bilancia pesapersone digitale sono piuttosto precisi nella restituzione dei valori. Gli studi medici e le farmacie attrezzate sono dotati di bilance digitali o meccaniche estremamente precise. alcune bilance sono inoltre in grado di calcolare oltre al peso corporeo, tramite speciali sensori e un sistema computerizzato, l’ altezza esatta al momento del peso e combinare i due fattori in modo da ottenere l’indice di massa corporea.

Utilizzo della bilancia pesapersone

L’ utilizzo della bilancia è elementare, basta salirci su. Alcuni semplici accorgimenti possono aiutare la persona ad ottenere una informazione piu corretta possibile. Posto che tutti dovrebbero tenere sotto controllo il peso corporeo, coloro che seguono un regime dietetico controllato al fine di diminuire o aumentare il proprio peso, dovrebbero pesarsi sempre bello stesso momento della giornata, sempre sulla stessa bilancia, per registrare piu precisamente le variazioni di peso. Anche le donne in gravidanza devono tenere sotto controllo il peso. ovviamente l’uso della bilancia pesapersone non ha alcuna controindicazione.

reishi e benefici

Il reishi e i suoi benefici

Il reishi è un fungo saprofita dalla straordinarie proprietà terapeutiche, proveniente dalla Cina e conosciuto fin dall’antichità. Il nome reishi è originario del Giappone. Di questo pittoresco fungo infatti sono noti gli attributi da migliaia di anni. Pare addirittura che sia conosciuto in Oriente come “fungo dell’immortalità”. Proviamo a conoscerlo più da vicino per capire in che modo procuri effetti tanto benefici sull’organismo da essersi guadagnato una tale fama.

Caratteristiche del fungo

Il fungo reishi, il cui nome scientifico è ganoderma lucidum, in relazione alla brillantezza del cappello, è un prezioso alleato della salute. Sembra infatti non vi sia organo o apparato del nostro corpo che non possa trarre beneficio dalla sua assunzione. Di dimensioni e colori variabili, questo parassita, che predilige i fusti di quercia e di castagno, contiene sostanze comunemente associate agli altri funghi, come i polisaccaridi ß-glucani, noti per l’azione antitumorale, la cumarina, il mannitolo ecc. ma ha anche la capacità di produrre i cosiddetti acidi ganodermici o triterpeni, composti affini agli ormoni steroidei.

La sue principali proprietà terapeutiche sono quella antinfiammatoria e antitumorale. Ma al di là dei singoli composti in esso presenti il reishi, sul quale esistono moltissimi studi documentati, ha diverse altre proprietà: ha un’azione positiva sull’apparato cardiovascolare essendo cardiotonico, ipocolesterolemizzante e riducendo la pressione arteriosa; agisce positivamente sul sistema nervoso poiché ad esempio ha proprietà antidepressive, rinforza il sistema immunitario, depura l’organismo dalle scorie, in altre parole, è un vero toccasana.

Come si assume il reishi

Studi clinici hanno dimostrato che l’uso costante di reishi ha effetti straordinariamente positivi sull’organismo. In Oriente tradizionalmente viene fatto essiccare e successivamente polverizzato. Va assunto preferibilimente su prescrizione medica, come coadiuvante in terapie specifiche. Sul mercato sono disponibili integratori alimentari contenenti dosaggi più o meno elevati di principi attivi. è sempre bene assicurarsi di acquistare integratori di provenienza accertata. può essere consumato anche tal quale anche se pare non abbia un sapore e una consistenza gradevoli al palato.

Può essere altresì essiccato e successivamente utilizzato per infusi o preparazioni alimentari come minestre e zuppe. è chiaro che nel fungo essiccato è presente una minore quantità di principi attivi rispetto a quella contenuta in un integratore di buona qualità che sia in forma di compresse o in polvere. Un integratore di buona qualità conterrà indubbiamente una concentrazione di principi attivi maggiore rispetto ad un preparato più economico o di qualità scadente, dunque, specialmente se lo si acquisti on line è sempre bene verificarne l’affidabilità.

ultima battaglia templari

L’ultima battaglia dei templari

Agosto 1179. Al Guado di Giacobbe un manipolo scelto dell’Ordine dei cavalieri templari sta costruendo una mastodontica fortezza. Qui un fiume strategico attraversa il cuore della Terra Santa. Saladino, il grande condottiero musulmano, indignato, ordina l’attacco: è una carneficina. Di recente, tra le rovine del castello, un team di archeologi ha scoperto i resti dei crociati brutalmente uccisi. Testimonianze del massacro che, secondo la leggenda, ha segnato l’inizio della fine dell’Ordine dei cavalieri templari.

Sul luogo dello scontro che ha fatto epoca

Una brulla collina lungo il fiume Giordano 160 chilometri a nord di Gerusalemme. Testi musulmani di epoca medievale parlano di 800 soldati cristiani morti in sei giorni di feroci combattimenti. Per i ricercatori la prova di questo bagno di sangue è sepolta sotto le antiche rovine del castello al Guado di Giacobbe. Dopo 14 anni di scavi, il campo di battaglia ha iniziato a svelare alcuni dei suoi macabri segreti. Netta LevTov Gitana è una bioantropologa: Questo luogo è stato teatro di scontri violenti e sanguinosi con moltissime vittime. I reperti vengono analizzati in un laboratorio a ovest di Gerusalemme. Sui resti ci sono enormi ferite, compatibili con violenti colpi inferti di taglio. Sono numerosi i crani aperti, con fratture anche molto profonde.

In alcuni casi mancano interi pezzi, in altri ci sono tagli molto marcati. Evidentemente il modo di combattere all’epoca consisteva nel colpire e colpire ancora, con armi pesanti, continuando senza sosta fino a quando l’avversario non era a terra. La catastrofe è arrivata all’improvviso. Qualcosa di paragonabile a Pompei. È come una fotografia di quell’evento fermo nel tempo. Basandosi sulle dettagliate cronache musulmane, l’archeologo Ronnie Ellenbloom dirige da oltre 10 anni la campagna di scavi al Guado di Giacobbe. Si tratta di uno dei siti archeologici più ricchi di tutto il Medio Oriente.

All’esperta di armi Santi Kate Raphael si devono alcune importanti scoperte: spade, punte di frecce, lance. Queste sono le armi da combattimento ravvicinato che abbiamo trovato dentro il perimetro della fortezza. Fino al rinvenimento di numerosi scheletri, le reali dimensioni della battaglia erano a lungo rimaste avvolte nel mistero. Il solo modo per capire ciò che è accaduto ai Templari, è riportare alla luce i loro resti. Dopo settimane di duro lavoro sotto il sole rovente, i ricercatori hanno iniziato a sentire la presenza dei cavalieri sepolti qui. È come essere con loro e sentirne le grida.

Difesa a oltranza

A storia della caduta dei Cavalieri templari inizia ottant’anni prima della battaglia del Guado di Giacobbe, dopo la riconquista di Gerusalemme strappata ai musulmani nella prima crociata. Per i cristiani è un successo incredibile, quasi miracoloso. Contro ogni previsione, riescono ad arrivare in Terra Santa e a riprendersi Gerusalemme. Ma ora la regione deve essere difesa dai prevedibili contrattacchi dei musulmani. I Templari sono ufficialmente riconosciuti nel 1129 come un umile ordine di monaci guerrieri.

Prendono voti di povertà e castità, e rispondono solo al papa. Istituiscono il loro quartier generale sul Monte del tempio, a Gerusalemme, in cima a uno dei luoghi più sacri e ricchi di storia. Era in un’area dove i crociati ritenevano fosse il tempio di Salomone. Qui i Templari avevano i loro alloggiamenti. È da questo luogo che prendono il nome di Ordine del tempio. Devono proteggere i viaggiatori cristiani dalle incursioni dei musulmani lungo le vie che conducono a Gerusalemme. Malgrado la loro presenza, però, cristiani e musulmani intraprendono in quel periodo una fitta rete di relazioni diplomatiche.