The Dside

La realtà in un link

proprietà dei semi di chia

Proprietà e vantaggi dei semi di chia

I semi di chia sono piccoli semi di salvia hispanica o Chia, originaria dell’America centrale. Questi semi sono conosciuti da tempi antichissimi per le loro straordinarie qualità terapeutiche. Sembra fossero considerati frutti magici dall’antichissimo popolo dei Maya. In tempi recenti sono stati effettuati degli studi per testare la validità delle antiche credenze sull’efficacia dei semi di chia nella cura del corpo e nel mantenimento di condizioni di benessere generali e pare che gi antichi non si sbagliassero affatto.

Questi semi sono ricchi di proteine, vitamine e minerali, come altri semi, ma hanno la particolarità di possedere una gran quantità di amminoacidi essenziali. Hanno spiccate proprietà antiossidanti e sono sempre più ricercati dagli appassionati del benessere. Proviamo a vedere più nel dettaglio di che cosa sono capaci questi piccoli alleati quotidiani del nostro organismo e del suo benessere.

Perché si usano i semi di chia

I minerali contenuti nei semi di chia sembrano avere un effetto positivo nel regolare la pressione arteriosa. Essendo semi ad alto potere idrofilo, riescono infatti ad assorbire quantità enormi di acqua relativamente al loro peso, sono considerati preziosi alleati dell’equilibrio intestinale. L’acqua assorbita dai semi ingeriti o dalle farine a base di semi di chia, favorisce il transito intestinale. L’idrofilia delle fibre contenute in questi semi fa si che con essi si assumano quantità d’acqua che favoriscono la comparsa del senso di sazietà.

I semi di chia sono pertanto consigliati a chi segue un regime dietetico controllato allo scopo di perdere peso. Essendo ricchi di carboidrati, la farina a base di semi di salvia hispanica è indicata per coloro che hanno problemi di celiachia, essendo priva di glutine. Rilasciando un ridotto quantitativo di zuccheri nel sangue durante i processi digestivi, possono essere tranquillamente consumati da soggetti affetti da iperglicemia o da diabete. Contenendo proteine, amminoacidi, carboidrati e lipidi costituiscono un tipo di alimento davvero completo. ricchi in omega tre, contrastano la formazione del colesterolo cattivo che accumulandosi può ostruire le arterie causando gravi danni all’apparato cardiovascolare. Le molecole antiossidanti sono efficacissimi nel combattere lo stress ossidativo ossia l’attacco dei radicali liberi alle cellule del nostro organismo.

Controindicazioni

A causa del fatto che sono semi fortemente idrofili possono causare aumento del volume delle feci con conseguente difficoltà di transito e fermentazione intestinale. i semi di chia sono controindicati in caso di ipovolemia, in altre parole in soggetti che soffrono di pressione bassa poiché pare riducano i valori pressori. Prima di assumere qualsiasi tipo di integratore è bene valutare la possibilità di essere allergici ai suoi componenti. in caso di allergie a semi se ne sconsiglia fortemente l’assunzione.

conoscere idropulistrice

Conoscere l’idropulitrice

L’idropulitrice è una macchina dotata di alimentazione elettrica progettata per la pulizia delle superfici. esistono diversi tipi di idropulitrici, le più semplici ed economiche sono destinate all’uso casalingo e hanno potenza inferiore a quelle professionali. sono inoltre costruite in materiali meno resistenti all’usura ma sono comunque efficaci in relazione agli scopi per le quali sono state pensate.

Le idropulitrici professionali hanno ovviamente un costo decisamente più elevato di quelle adatte all’uso domestico. sono costruite in materiali termici e pertanto sono meno soggette all’usura. hanno motori potenti e capacità maggiori rispetto alle prime. possono essere utilizzate per la pulizia di pavimentazioni sia interne che esterne eh hanno il vantaggio di riuscire a coprire in tempi piuttosto rapidi ampie metrature e a pulirne perfettamente la superficie.

Come funziona l’idropulitrice

L’idropulitrice è dotata di un motore che impiega energia per produrre getti d’acqua, contenuta nel serbatoio, ad alta pressione. I getti possono essere caldi o freddi, a seconda dei modelli. Le idropulitrici a getto d’acqua fredda sono preferibili per l’uso domestico, mentre quelle a getto d’acqua calda sono piuttosto utilizzate per la pulizia di mezzi pesanti come camion, che necessitano di una azione più incisiva.

Generalmente contengono un apposito serbatoio per l’introduzione di detergenti adatti alla pulizia dei pavimenti o delle superfici che si intendono lavare. Possono anche essere dotate di speciali lance per la pulizia di piccole superfici o per raggiungere angoli nascosti. il peso del corpo macchina è relativo dato che spesso l’idropulitrice è provvista di carrello, caratteristica che la rende facilmente trainabile da una parte all’altra dello spazio d’azione.

Dove trovarla

L’idropulitrice è una macchina facilmente reperibile presso i negozi specializzati del settore bricolage, fai da te. Come già accennato essa è disponibile sul mercato in svariati modelli e a prezzi adeguati alla portata, alla potenza e alla resistenza dell’apparecchio. Chiaramente per l’uso casalingo è consigliabile scegliere un tipo leggero di idropulitrice e a getto d’acqua fredda, non presentandosi la necessità di utilizzare un sistema di pulizia altamente sgrassante.

E’ inoltre consigliabile scegliere un modello dotato di carrello, in modo da non affaticarsi inutilmente nel trasportarla da una parte all’altra dell’abitazione o del terrazzo. Una buona norma prima di acquistare un macchinario come l’idropulitrice è informarsi direttamente presso i punti vendita e farsi suggerire il modello più adatto agli scopi che ci si propone da personale esperto e qualificato, il cui lavoro è appunto quello di aiutare i clienti nella scelta del prodotto.

sale e composizione

Il sale e la sua composizione

Il sale è indispensabile per la vita umana. Nel nostro corpo regola lo scambio di acqua tra le cellule: composto di sodio e cloro, svolge ruoli fondamentali nel cuore, negli impulsi nervosi e nella digestione delle proteine necessarie per costruire il corpo.

Da cosa è composto il sale?

Data l’abbondanza del sale in natura e la quantità che ne mangiamo ogni giorno, potremmo pensare di sapere quasi tutto sulla sostanza che ha formula chimica NaCI. E invece no. Si riteneva comunemente che il sale 2, fosse l’unico composto che si potesse ottenere a partire dai cuoi costituenti: sodio (Na) e cloro (CI). Le leggi della chimica descrivono il fatto che i composti tendono a formare il legame più forte possibile: per esempio, nella sua struttura chimica il sodio ha un elettrone che vuole perdere – avendo carica formale +1 — mentre il cloro ha spazio per un elettrone (ha carica -1 ).

Così il sodio è ben lieto di dar via un elettrone che il cloro accetta. Il risultato è un composto neutro elettricamente e quindi stabile chimicamente: non può cioè tornare
a decomporsi nei suoi elementi o in altri composti. O almeno, è quello che pensavamo finora.

La chimica riformata

L’anno scorso un gruppo di scienziati in Cina, Russia e Stati Uniti ha esercitato una pressione enorme su minuscoli granelli di sale: un carico maggiore di un ordine di grandezza della pressione sul fondo dell’oceano. Hanno scoperto qualcosa di completamente inatteso: il materiale ha cominciato a formare i cosiddetti “composti proibiti”, che gli scienziati sperimentali non credevano esistessero.Questi studi cambieranno il modo in cui si insegna e si usa la chimica, secondo Artem Oganov della State University di New York, uno dei principali autori della ricerca.

Oganov e i suoi collaboratori hanno scoperto che quando si sottopone il sale a una pressione attorno ai 20 gigapascal (Gpa, un multiplo dell’unità di misura della pressione), cioè circa 200mila volte la pressione atmosferica, aggiungendo una piccola quantità di sodio e cloro, si potevano formare composti come NaCI3 e Na3C1 che non hanno una carica neutra e si ritiene che abbiano rispettivamente di -2 e +2, in teoria escluse dalle regole usuali della chimica. Anche se gli scienziati non sono sicuri del perchè esattamente si formino questi composti e sanno solo che la reazione si verifica nel corso di un paio di secondi, ipotizzano che le leggi della chimica cambino in presenza di pressioni elevate.

livello del mare aumenta

Il livello del mare aumenta: cosa succede?

L’incremento del livello del mare sta accelerando? Si, e quasi certamente continuerà. C’e una considerevole varietà da luogo a luogo per via di maree, temporali, geologia mutevole e correnti oceaniche. Ma i livelli dei mari in media stanno aumentando in un modo senza precedenti di 3,3 cm a decennio, il doppio di quanto accadeva nella seconda metà del XX secolo.

Perchè il livello del mare cresce?

Questo incremento è tra i segni più chiari del fatto che il mondo si sta scaldando. Ci sono due motivi principali. II primo è una dilatazione fisica, perché gli oceani sono scaldati dall’atmosfera. E l’altro è l’acqua aggiuntiva che entra negli oceani dai ghiacciai e dagli strati di ghiaccio sulla terraferma che si stanno sciogliendo (i ghiacci galleggianti, come quelli dell’Artide, non innalzano il livello dei mari, così come un cubetto di ghiaccio che si scioglie non fa traboccare un bicchiere).

Un’altra causa è il pompaggio verso la superficie di riserve di acque sotterranee, che in genere finiscono negli oceani. Nessuno sa come andrà a finire. Ma la maggior preoccupazione per il futuro è il destino degli enormi strati di ghiaccio che coprono la Groenlandia e l’Antartide. La Groenlandia, in cui si trova tanto ghiaccio da sollevare il livello dei mari di circa 6 metri, ha perso nell’ultimo decennio sei volte più ghiaccio che nel precedente.

Cosa succederà in futuro?

L’Antartide, che potrebbe aggiungere fino a 60 metri al livello dei mari, ne ha perso cinque volte tanto. Il ghiaccio sull’Antartide occidentale è particolarmente instabile, secondo i glaciologi: lo strato sovrasta un arcipelago di vette montuose sommerse, tra le quali fluisce acqua tiepida sotto il ghiaccio. Con la possibile eccezione dell’Antartide occidentale, ci vorrebbero secoli perché spariscano questi strati d ghiaccio, ma il timore è che siamo vicini a un punto di non ritorno.

Gli approfondimenti sul loro scioglimento e sulla possibile instabilità fisica hanno convinto di recente l’Intergovemmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite quasi a raddoppiare le sue stime del possibile innalzamento dei mari in questo secolo: fino a un metro. Le regioni costiere di tutto il mondo dovranno rafforzare le proprie barriere. Alcune aree densamente abitate scompariranno. Le minacce più immediate di allagamenti sono date da eventi quotidiani come i temporali e innalzamenti temporanei del mare.

All’aumentare dei livelli medi dei mari crescono i rischi di questi eventi. Il riscaldamento globale provoca i fenomeni metereologici estremi a cui stiamo assistendo e secondo gli esperti le estremità – considerate in termini di eventi climatici – sono destinate ad aumentare mettendo in serio pericolo la stabilità e la sicurezza degli uomini sulla terra.